Ho perso un leopardo”?

Fantastica iniziativa di Guerilla marketing o verità inquietante? Lasciamo decidere a voi. Potete farlo alla pagina di HOPERSOLEO.

Il Gruppo Zarfati

La matrice artigianale, l’importanza data alla fase progettuale, la conoscenza profonda dei tessuti, la fusione tra innovazione e tradizione, la ricerca continua della qualità, l’attenzione all’immagine: questi sono stati i tratti fondamentali di un gruppo che interpreta il buon gusto nel vestire a Roma, da 50 anni.

Una antica famiglia di commercianti, la cui parabola attraversa tutto il XX secolo: Venditori di stracci nei primi anni 20′, commercianti di tessuti negli anni 50′ e 60′, bottegai negli anni 70′, imprenditori negli anni 90′.


[Continua a conoscere la storia del Gruppo Zarfati]

Buongiorno e buon caffè.

Il caffè, il compagno mattutino di milioni di italiani fa male o no? Questa domanda se la sono posta molti medici, vediamo cosa hanno scoperto: un recente studio afferma che il consumo di 5 tazze di caffè alla francese, quindi molto lungo anche se espresso possono fare aumentare i livelli di colestrerolo, ma consumato nelle giuste quantità di tre, quattro tazzine al giorno, possono invece essere benefici per l’organismo. Una tazzina di caffè, infatti, contiene più elementi capaci di contrastare l’infiammazione alla base di una serie di patologie. Per la propria capacità antiossidante il caffè risulta essere amico del fegato: si riduce il rischio di tumori al fegato e di cirrosi alcolica. Inoltre come dichiara un ricercatore universitario fiorentino in un proprio intervento sul caffè: “Il consumo abituale e moderato di caffè non appare legato ad un aumento del rischio di cardiopatia ischemica. “Il consumo abituale di caffè non sembra, associato ad un incremento del rischio di comparsa di ipertensione arteriosa”, afferma un altro ricercatore. Il caffè è infatti una miscela di sostanze tra cui potassio e magnesio che hanno effetti positivi sul sistema cardiovascolare.

 caffé

La caffeina è nota per ridurre a breve termine la sensibilità all’insulina, per cui non si è mai pensato che potesse essere un rimedio contro il diabete. Il caffè, sottolinea il ricercatore, contiene altre componenti, come l’acido clorogenico, il magnesio e il potassio, che potrebbero migliorare la sensibilità all’insulina.

 

Sulla base di uno studio compiuto su cavie animali un gruppo di ricercatori ha concluso che  la caffeina è capace di limitare la perdita di segnali chimici nella malattia di Parkinson.

Verrebbe a bloccarsi il processo degeneratico delle cellule celebrali: ma è ancora presto per raccomandare l’assunzione della caffeina come trattamento per il Parkinson.

Salute…in fumo

Mentre l’abitudine di masticare tabacco o fumarlo nelle pipe è una antica abitudine dell’uomo, la sigaretta è una scoperta relativamente recente, che fu dettata dalla mancanza di pipe da tabacco; si narra che intorno al 1840, soldati inglesi, spinti dalla necessità, arrotolarono foglie di te; da qui nacque l’idea della carta; la sigaretta era nata: poteva essere percofenzionata o confezionata manualmente, da una piccola quantità di tabacco. La sigaretta preconfezionata è formata da tabacco essiccato e tagliato in striscie millimetriche, e trattato con sostanze diverse a seconda del produttore.

Hanno un filtro in acetato di cellulosa, atto a trattenere meccanicamente parte dei contenuti dannosi. Infatti una sigaretta accesa produce circa 4,000 componenti chimiche; vale la pena di ricordare solo la nicotina  e il monossido di carbonio che si sprigiona con la combustione. Inoltre troviamo benzene e acido cianidrico.

 

Queste sostanze sono nocive per l’essere umano, e si sono dimostrate mortali su cavie animali. Le sostanze dannose del fumo possono colpire anche organi interni in maniera indiretta, mentre danneggiano principalmente i polmoni e l’apparato respiratorio, procurando bronchiti ed enfisemi. La nicotina è una componente essenziale del tabacco; è contenuta infatti nelle foglie della piantadel tabacco; la carta che riveste la sigaretta è altrettanto dannosa in quanto la sua combustione partecipa insieme a quella del tabacco, allo sprigionarsi di idrocarburi policiclici aromatici. Senza la nicotina nel tabacco non si sarebbe né aroma né sapore; quindi le case produttrici di tabacco non la eliminano dalle foglie della pianta; è vero che una parte viene eliminata nell’aria, e solo una piccola quantità arriva ai polmoni; ma anche solo in ragione di quella piccola frazione di nicotina presente nel fumo ispirato, si possono avere problemi respiratoria lungo termine.

 

sigarette

La nicotina provoca un aumento della pressione del sangue, fa aumentare le contrazioni cardiache e produce contrazione nei vasi sanguigni periferici; provoca dipendenza e tolleranza, mentre il monossido di carbonio è un gas tossico che interferisce con il trasporto dell’ossigeno nel sangue e con il suo utilizzo da parte delle cellule. Gli idrocarburi policiclici aromatici prodotti dalla combustione sono gli agenti principali dei tumori. La nicotina crea dipendenza perché è uno stimolante che migliora temporaneamenmte la memoria, l’umore e la velocità di riflessi; crea una dipendenza chimica, sia fisica che spicologica; inoltre può anche aumentare l’ansia, le difficoltà di riposo e i disturbi del sistema metabolico. Risulta statisticamente essere uno dei fattori principali nell’insorgenza di tumore al polmone e di enfisema polmonare. Per questa ragione in molti Paesi, oltre ad essere vietata la pubblicità alle sigarette, è vietato fumare in bar ed uffici pubblici.

 

Obesità

Parlavamo ieri di diete: vorrei riprendere il discorso parlando di obesità. Per chi è sovrappeso non bastano diete e moto.

Infatti come dimostrato da un gruppo di scienziati britannici l’obesità non riguarda solo l’alimentazione ma anche il modo in cui viviamo e lavoriamo. Fatti inconfutabili come lo stile di dieta e la quantità di esercizio fisico, non sono la causa del’obesità.

persona obesa

Le condizioni in cui viviamo condizionano la nostra salute e quindi il nostro comportamento e il nostro peso. In Italia e IN gran Bretagna circa un quarto delle persone sono obese: le grosse catene di supermercati mettono in vendita confezioni famiglia e incoraggiano acquisti massicci; anche la pubblicità ha quindi le proprie responsabilità: si è spesso incoraggiati a consumare cibi ricchi di zuccheri, che causano aumento del peso corporeo.

Psiche e dermatologia

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Esiste un legame tra l’universo interno, la psiche appunto, e l’universo esterno, rappresentato dalla pelle, in questa dissertazione. In campo dermatologico prevale la tesi olistica di causa ed effetto, tra stato mentale e problemi cutanei.

La psicodermatologia è la scienza che tudia le interazioni tra psiche e pelle. Ci sono diverse categorie:innanzi tutto ci sono disturbi psicofisiologici, cioè manifestazioni cutanee aggravate dallo stato di salute mentale e dalla sfera emotiva del paziente; questi meccanismi si innescano anche in presenza di eventi stressanti per l’individuo. La pelle può dunque essere al centro di manifestazioni di vere e proprie malattie psichiatriche come depressioni gravi e psicosi: il paziente può arrivare a lacerarsi la pelle, autoinfliggendosi escoriazioni nel contesto di una dermatite fittizia, come viene definita questa patologia.

C i sono disturbi che posso essere indotti dallo stress sulla sfera emotiva: c’è dunque un legame tra eventi stressanti e aggravamento. La perdita di capelli può essere relazionata a stress di un vissuto recente; tuttavia i meccanismi con i quali la psiche influenza i problemi cutanei non sono ancora del tutto chiari. Da studi fatti da ricercatori su studenti è stato notato che la pelle, se il soggetto è sottoposto a stress, può reagire diventandoi ipersensibile: tali effetti diminuivano nel periodo che questi stessi studenti non frequentavano corsi, quindi erano sottoposti ad uno stress amotivo minore.

Combattere la cellulite

C’è un problema che colpisce otto donne su dieci, che ha caratteristiche di eredità famigliare e che è considerata la malattia femminile più studiata: parliamo della cellulite, problema estetico della cute collegata a scompensi ormonali nella donna.

La cellulite è quindi causata dagli estrogeni generati dagli ormoni femminili, che portano ad accumuli di grassi nella parte inferiore del corpo, e talvolta anche nella parte superiore. Questo inestetismo si può comunque prevenire o curare, con una precisa dieta attenta agli accessi, e mirataad una diminuzione del grasso in eccesso e combattendo la ritezione idrica.

cellulite

Per ridurre le calorie in modo semplice si può pensare alla alimentazione del mattimo come ad un Brunch britannico, dove si unisce una abbondante colazione ad un pranzo leggero. Quindi una colazione iperproteica che ci dia forza e ci sostenga durante la giornata: ricordate che la dieta iperproteica non causa eccessi di grasso? Bene, approfittatene.

Salute…bilanciata

Sfogliando le riviste e i siti di dietetica scopriamo quante diete diverse esistano: dalla dieta depurativa a quella del gelato, alla dieta delle star; ma perchè tutta questa diffusione sull’argomento? Vediamo cosa c’è a monte: si ingrassa, quindi ci si mette a dieta, quindi si cerca, e si trova, materiale in Rete. Ma perchè si ingrassa? Forse conoscendo i meccanismi fisiologici che portano all’aumento di peso, riusciremmo a non ingrassare. Consigli per una vita sana e un peso giusto.

bilancia dietetica

Quando mangiamo assumiano calorie, chiaro; queste calorie, con la loro combustione, forniscono energia all’organismo. Ma cosa succede se queste calorie non vengono bruciate? Si accumulano come tessuto adiposo nei muscoli. Alias, si ingrassa. E’ un fenomeno fisiologico: Stiamo attenti quindi a cosa ingeriamo. Le proteine sono utili, ma ingerire troppe proteine porta ad una eliminazione delle stesse, senza scambio di energia, con un inutile affaticamento del fisico. Infatti le diete iperproteiche non fanno ingrassare: non c’e accumulo nei tessuti.

I grassi sono ritenuti popolarmente la causa prima dell’aumento di peso: in realtà i cosidetti elementi senza grassi hanno le stesse quantità di calorie di prodotti alimentari standard. I carboidrati, come gli zuccheri invece fanno aumentare il livello di zucchero nel sangue, che porta ad un incremento di insulina, il cui compito è abbassare la glicemia.

Risulta utile e importante consigliarsi con un dietologo prima di tentare esperimenti; un medico saprà elaborare un programma di dimagrimento definendo una dieta in base al metabolismo del paziente. Inoltre risulta utile associare alla dieta una attività sportiva. Le due cose, dieta e sport, porteranno sicuramente ad un miglioramento del tono muscolare, oltre a far perdere parte del tessuto adiposo che circonda i nostri muscoli, e costituisce il grasso visibile del nostro corpo.

Anche gli animali sono OGM

Nella periferia di Cremona c’è un laboratorio che si occupa di tecnologie della riproduzione dove ci sono stati esperimenti con animali clonati. Nel 2003 fu la volta di un cavallo: nessuno era mai riuscito a duplicarne uno ma ora il tentativo è andato a buon fine. Una cavalla ha partorito facendo da madre surrogata dopo aver donato anche il materiale genetico; un nucleo di questo materiale è stato trasferito in un ovocita e l’esperimento è riuscito in pieno. Ne è nata una cavalla tuttora in salute. Difficile distinguerla dalla madre: appena visibili infatti le differenze: questo perchè le cellule del pigmentonon migrano mai in modo sovrapponibile.

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Si potrannoi così riprodurre anchge cavalli campioni di corsa, che come da tradizione, sono castroni incapaci di riprodursi. Ora con la clonazione si potrà attenere una copia esatta del cavallo campione, ma occorrerà anche da fattori esterni di crescita e di allenamento se il cavallo clonato diventerà a sua volta un campione di corsa al trotto.

mucche clonate

Quello che può tranquilizzarci è che gli animali clonati esistono solo nei laboratori: non negli allevamenti di animali atti alla macellazione quindi: quandoi compriamo una porzione di carne in macelleria possiamo stare sicuri che non si tratta di un animale clonato.

OGM: come cambia la natura.

Gli organismi geneticamente modificati, noti come OGM, costituiscono una rivoluzione della natura, dove gli elementi naturali vengono modificati e questo processo coinvolge quasi tutta l’ agricoltura. I prodotti della natura sono capaci di non ammuffire o di essere repellenti verso i propri animali parassiti: tutto questo semplicemente modificando il codice genetico del prodotto in questione, sia esso una mela, che appunto non sviluppa batteri, o un cultivar di vite da vino, ch diviene più forte e resistente.

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Ma come vanno le cose da noi? Gli ogm sono visti come una minaccia alla cultura alimentare tradizionale, ma non è così. Almeno questo lo sostengono i produttori convertiti alla modificazione cellulare di prodotti naturali.Occorre ancora sviluppare ulteriori e più profonde analisi per stabilire la pericolosità degli ogm. Bisogna riconoscere che già ora in prodotti da supermercato come merendine, cereali ,maionese e biscotti si trovano materie prime geneticamente modificate. Queste materie prime sono l’amido di mais e la leticina di soia costituenti appunti di prodotti alimentari di larga diffusione.

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Il 90% delle colture ogm è concentrata in Usa, Argentina, Brasile e Canada. Lo scorso anno l’Italia ha importato 24 milioni di tonnellate di soia geneticamente modificata; per i mangimi proteici di animali, infatti, dipendioamo quasi completamente dalle importazioni di materia prima. Un altro dato di rilievo è che la quasi totalità dell’insulina usata in medicina per i diabetici è transgenica.

Nei laboratori di biotecnologia si continua a ricercare, e il progresso è in continua crescita. Presto avemo nuove scoperte.

Lo Sport ci migliora

L’attività fisica ci migliora.

corridori1.jpgE’ stato ampliamente dimostrato come una qualsiasi attività fisica migliori lo stato di salute di una persona; aiuta la circolazione e fa perdere peso oltre a migliorare l’umore.

Malesseri come lo stress e l’ansia migliorano quando si fa sport; la ghiandola surrenale viene coinvolta ed immette nel angue elementi responsabili dell’aumento della frequenza cardiaca: in questo frangente la corsa si rivela uno sport vincente. Studi specifici hanno dimostrato che la corsa migliora l’efficenza circolatoria e cardiaca, in quanto durante la corsa avviene una azione vasodilatatrice che perdura anche dopo l’allenamento. Il sangue circolante incontra meno resistenza e la pressione arteriosa tende a diminuire.
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Un altro effetto benefico è costituito dalla riduzione degli zuccheri circolanti nel sangue.

Sono stati effettuati degli studi su persone affette da scompensi diabetici ed è stato osservato come la corsa aiuti la teraapia a base di insulina; una parte di persone che si sono sottoposte al test hanno potuto fare a meno della dose di insulina, perchè, pur diabetici, facevano un intensa attività fisica.

Attenzione però: l’approccio con la corsa deve essere graduale, come lapproccio con ogni altra attività fisica di una certa intensità. Non stancarsi fino allo sfinimento, anzi terminare l’allenamento avendo ancora una se pur piccola riserva di energia. Si consiglia all’inizio di lavorare sulla quantità di kilometri percorsi per “farsi il fiato”; poi si aumenterà la velocità e si percorreranno percorsi ad andature più sostenute. Cercate sempre di correre possibilmente su terreno morbino; troppo asfalto può infiammare i tendini e correre su terreni sconnessi può danneggiare l’articolazione delle caviglie.

Allenarsi almeno tre volte la settimana, a giorni alterni concedendosi giorni alternati di riposo, correndo con ritmo blando e tendendo ad aumentare solo gradualmente la distanza e la velocità. Presto si otterranno piccoli risultati che ci daranno il la per intraprendere una serie più precisa di allenamenti: con l’esperienza aumenterà poi la sicurezza in sè stessi, e i benefici della attività sportiva faranno il resto

 

 

Siete agnelli o leoni?

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Qual è il sentimento di sè della nostra generazione? Se lo è chiesto la psicologa americana Jean Twenge dell’Università di San Diego: ha compiuto un lavoro gigantesco sui risultati dei test di ingresso usati dalla stessa università tra il 1946 e il 2000, su un totale di 1,3 milioni di studenti.

<<Ho trovato due generazioni completamente diverse>> ha affermato Jean Twenge,

<<Una riunisce i nati tra il 1946 e il 1969, giovani cresciuti in un mondo dominato dalle regole, in cui la società era più forte dell’individuo. L’altra dei nati tra il 1970 e il 2000: dai test emerge la generazione io>>. Questa seconda gnerazione, afferma la Jean Twenge,

ha una maggiore stima di sè rispetto alla generazione precedente.

Il narcisismo è imperante, afferma Jean Twenge e prosegue dicendo che nella generazione precedente solo poco più del dieci per cento degli adolescenti riteneva se una persona importante. Le statistiche hanno dimostrato che attualmente ben l’ottanta per cento degli adolescenti della nuova generazione dichiarano di sentirsi persone importanti.

Secondo la stessa ricercatrice fra gli anni sessanta e il duemila era cresciuta nettamente l’ansia da parte degli adolescenti; e questo fenomeno non riguarda solo i teen agers ma anche i più piccoli: livelli di ansia sono stati rilevati tra bambini nati negli anni ottanta rispetto a bambini nati negli anni cinquanta. Da qui è nata tra i psicoanalisti l’opinione che l’aumentato numero dei suicidi tra i quattordicenni trovi qui la causa. Una altra ricerca è stata condotta dal British Cohort Study: è stato appurato nel 2001 che i bambini a 10 anni di età mostravano autostima non si rivelavano poi migliori nel tempo di bambini che alla stessa età non avevano mostrato autostima.

Infine per sapere se siamo narcisisti o sicuri di noi stessi si può consultare il manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali, che dichiara narcisista chi esagera risultati e si aspetta di essere considerato superiore agli altri: il narcisista si crede “speciale”, richiede ammirazione e pensa che tutto gli sia dovuto; è invidioso nei confronti degli altri o crede gli altri invidiosi nei suoi confronti. Ha spesso atteggiamenti arroganti o presutuosi.

Il linguaggio delle mani

corna.jpg Esiste una variegata gestualità nelle persone: quando vogliamo ribadire un concetto, puntualizzare o negare abbiamo un preciso linguaggio corporeo. Alcune azioni, talvolta inconscie,  sono insite nell’uomo moderno ormai da millenni.

Mentre gli animali mostrano attenzione a modo loro, l’uomo tende a rialzare le soppraciglia in alcune fasi del suo pensiero. Non solo, anche le pupille si dilatano a seconda delle emozioni che proviamo durante una conversazione;  il baciare ha invece radici primordiali che risalgono indietro nei millenni: alcuni scienziato hanno espresso la teoria che il bacio risalirebbe al gesto materno di popolazioni primitive in cui le madri masticavano il cibo per i lori figli piccoli e glielo passavono attraverso la bocca. Ci sono indicazioni che alcuni millenni fa in alcune culture primordiali c’era la credenza che nell’unione delle labbra tra partner ci fosse il significato dell’unione delle due anime.

Altrettanto antico sarebbe lo scuotimento della testa per affermare o negare: su questo ha studiato il botanico ottocentesco Inglese Darwin. Ha affermato nei sui studi che il “si”, gesto che si compie con la testa per affermare ricorda il suggere di un infante il latte materno; parallelamente il “no” sarebbe il rifiutare il latte materno stesso.

Sempre Charles Darwin ha indagato sulle cause del pianto: il presupposto è che gli animali attivano una lacrimazione oculare quando hanno un piccolo corpo estraneo in un occhio. I bambini invece piangono per attirare attenzione. Nessuna spiegazione al pianto degli adulti: il naturalista dell’evoluzionismo affermò che un giorno l’uomo non avrebbe più pianto, se non per cause di lacrimazione spontanea, appunto data da un piccolo corpo estraneo nell’occhio.

Nutrire la mente

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Se vuoi affinare le tue capacità mentali e aumentare le tue potenzialità celebrali devi applicarti su speciali cibi, e mantenere un certo stile di vita corretto e, se possibile, compiere giochi logico matematici come quiz. A tavola prediligi il pesce, ricco di acidi grassi che combattono la depressione e la perdita di memoria. Gli acidi grassi che troviamo nel pesce potenziano le cellule celebrali. Da evitare invece gli alcolici, che possono distorgere la percezione degli eventi che accadono intorno a noi: l’alcol altera la locuzione verbale, la memoria a breve termine e rende minore la coordinazione dei movimenti delle mani e degli occhi.

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Da prediligere l’attività fisica: il fitness intereagisce con i problemi sociali risolvendoli e migliora l’umore. Lo testimoniano anche ricerche universitarie: i pazienti che fanno attività fisica hanno un miglior rendimento mentale. Da provare subito.

Il fumo può contribuire alla perdita della memoria, sembra infatti che una deficenza celebrale sia correlata alla depressione tipica di alcuni fumatori: entrambi i motivi, il fumo e la depressione, rallentano i ritmi celebrali. La caffeina, spesso associata al fumo sotto forma di caffè espresso o solubile, stimola la attività delle cellule nervose. Cresce lo stato di allerta dopo un buon caffè, c’è una maggiore attività celebrale e la trasmissione nervosa celebrale è più veloce.

Insieme a tutto questo è comunque importante dormire un sufficente numero di ore: dormendo il cervello resetta la propria attività elettrica, si fissano le idee e le immagini nella memoria, si può dire che il cervello “si riposa” in questa fase. La privazione del sonno è la causa di maggiore stanchezza mentale, non si può sopravvivere senza dormire a fasi alterne alla veglia quotidiana. Possono esserci gravi conseguenze sulle performance e sulle funzioni celebrali.

Quando finisce un amore.

Quando finisce un amore, cantava Riccardo Cocciante, e nella canzone seguiva un elenco di “vuoto nello stomaco” e “buco nella testa”; cioè quello che potremmo, nel linguaggio razionale chiamare malattie. Malattie che come il morbillo ci possono affliggere in specifico modo quando termina una relazione sentimentale di una certa importanza.

amanti da paracelso

Ogni anno in Italia 80mila coppie si dicono addio, secondo le stime ufficiali e secondo il psicologo Marsicano, psicologo e psicanalista, <<Tramonta una illusione, quella di avere trovato ciò a cui aspiravamo e che pensavamo che non avremo mai perso>>.

Il distacco dal partner è quindi una della cause di stress e nevrosi tra le più frequenti sia in uomini che in donne. Esiste invece una differente linea di pensiero tra chi lascia e chi é lasciato: per il primo abbiamo l’estrazione psichica da sè, mentre nel secondo caso abbiamo un evento traumatico in cui ci si oppone inutilmente al dolore della perdita.

Si cerca di trattenere il più possibile a sè le emozioni legate all’idea mentale che ci eravamo fatti del partner. Si arriva poi dal rincorre i ricordi al rifiuto del partner che ha causato la nostra sofferenza. Segue quindi un buio periodo di lutto che si vive in modo simile ad una morte. Ma, continua Marsicano <<Il lutto va accettato e vissuto pienamente>>. Restare attaccati al passato rallenta quindi il recupero e provoca dolore.

Con la soddisfazione dei romantici possiamo dire che i sentimenti sono eterni.

Ma sull’oggetto dei nostri sentimenti possiamo, ad un certo punto ed in una certa condizione, smettere di investire in affetto. Il nostro partner non risultà più desiderabile e non è più un oggetto di desiderio e di amore. In questo caso rivolgere le proprie attenzioni su un altro soggetto risulta essere una mossa vincente nella vita sentimentale.

Pronti ad investire sulla lunga durata del rapporto sentimentale quindi, ma anche pronti a ricominciare da capo; questo il must per gli amanti.

Mille baci, nessun microbo.

Popolarmente si pensa che i baci possano essere un veicolo di scambio di malattie ma alcuni scienziati hanno scoperto che non è così: baciare non è pericoloso per un contagio, lo è invece, e questo pochi lo sapevamo, stringere la mano di chi salutiamo incontrandolo.

bacio demodè

Di recente pubblicazione uno studio congiunto di istituti americani e britannici, che fa il punto della situazione sull’igiene personale nei posti di lavoro e nella propria abitazione invece che nei tradizionali ambienti ospedalieri e sanitari: le mani non lavate sono quindi il media di trasporto di microbi, e lo sono in misura maggiore di un bacio; baciare una persona che ha una influenza in atto, ci pregiudica molto meno che stringerle la mano.

In caso di una epidemia di influenza infatti lavarsi bene le mani è la prima e più importante barriera contro un contagio.

Una buona igiene personale impedisce il diffondersi di una patologia da un membro ad un altro membro di uno stesso nucleo abitativo. I germi si diffondono infatti nelle comunità attraverso gli amminoacidi presenti sulle nostre mani, quando ci tocchiamo mucose o gli occhi, e quando non ci detergiamo le manidopo aver toccato carne animale.

Interrompere la catena di diffusione dei microbi da una persona all’altra basta infatti lavarsi bene le mani: se possibile usare anche dei detergenti alcolici: questi detergenti vanno usati appunto in quegli ambiento dove non è possibile usare acqua con la stessa facilità.

Parlo appunto dei uffici citati prima come posto dove si può contrarre un’infezione microbica, per tramite delle mani, tra ciò che tocchiamo e i nostri recettori.

bacio

Quindi l’igiene è più che lavarsi semplicemente le mani: implica una pulizia profonda.

Anche il semplice sapone può essere un valido elemento per combattere i microbi.

Guidati dall’olfatto

Esiste una vera e propria psicologia del profumo, che si basa sul potere suggestivo che hanno i profumi e sulla lora capacità di attivare idee e ricordi. I profumi della natura hanno avuto millenni per installarsi nelle profondità della nostra psiche. L’effetto che un profumo produce sul sistema nervoso e sulla psiche umana, attiva il sistema endocrino in modo costante e prevedibile, come è stato dimostrato da alcuni ricercatori specializzati nel campo della psicoaromaterapia. Si possono paragonare alcuni profumi ad archetipi mentali, dotati di linguaggio olfattivo, che comunicano chiaramente al nostro inconscio: questi aromi sono quelli tipici degli alberi e delle loro resine, i profumi di animali e fiori, le spezie e gli agrumi.

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Il profumo di gelsomino ci ricorda una afosa sera di Giugno, mentre l’odore di pino può fare pensare ad una serata invernale presso un camino acceso; possiamo munirci del potere afrosidiaco dei profumi: chi può negare che gli aromi sono fonte di attrazione?

Diane Ackerman è una ricercatrice: ha scritto un trattato sul senso dell’olfatto; ci dice che sebbene abbiamo molti vocaboli per descrivere ciò che vediamo o ascoltiamo, mentre sono meno i vocaboli legati all’olfatto. Il profumo inoltre, per la ricercatrice, è una memoria liquida. La stessa afferma che una persona che emana un profumo risulta più attrattiva agli occhi degli altri.

 

Il motivo di questo meccanismo va ricercato nelle qualità dei cosidetti feromoni;

anche l’uomo è dotato di uno speciale organo di senso olfattivo, che fa si che desideriamo più o meno inconsciamente certi oggetti perché siamo attratti dal loro odore; sempre per la stessa logica rifiutiamo altri oggetti dotati di odore non gradevole: l’uomo continuerà a seguire questa pista olfattiva che lo guiderà con lo stesso meccanismo che guida gli animali mammiferi nella propria esistenza.

 

 

Day Lewis, moderno Achab in un mare di petrolio.

Torniamo a parlare di lui, Daniel Day Lewis, l’attore inglese (in verità irlandese di origine britannica) definito “più americano di tutti”. Notoriamente dotato di qualità camaleontiche, di attitudini da eremita. Lo ricorderete per aver vinto il premio oscar come migliore attore protagonista nel 1989 con Il mio piede sinistro di Jim Sheridan, o per aver lavorato ne L’ultimo di Moichani nel 1992 o con Scorsese in L’età dell’innocenza nel 1993.  E’ stato candidato all’oscar anche per Il Nome del padre, purtuttavia senza vincerlo. Di recente lo abbiamo visto in  Gangs of New York di Scorsese.  Durante le riprese del suo precedente film (The Ballad of Jack and Rose, Usa 2005), girato sulle coste canadesi della Nova Scotia, l’attore, per preparare questo ruolo, ha voluto vivere separato dalla moglie e dai figli, come dal resto della troupe. Chiuso e saparato, appunto, come un moderno eremita in un cottage ad alcuni chilometri di distanza dal set. Non ama rilasciare interviste, presentarsi al “grande pubblico” e sa apprezzare, evidentemente, le sfide.

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Torniamo a parlare di lui per il suo ultimo film, candidato al Golden Globe, e diretto da Paul Thomas Anderson e intitolato There will be blood, che uscirà nelle sale italiane il 15 Febbraio 2008. Film cupo, vischioso – lo hanno definito – come il petrolio che lo attraversa (ricordiamo, peraltro, che la resa italiana del titolo sarà appunto Il petroliere). Capitalismo e evangelismo sono le colonne portanti di un western, che il suo autore però, preferisce definire un horror alla Dracula. 

Daniel Day Lewis interpreta il protagonista Daniel Plainview, uomo dall’insaziabile destino, moderno capitano Achab. Dalla prima scena sotto terra, senza parole e in una situazione di luce scarsissima, potremmo ricavare la metafora del suo personaggio, che, chiuso in una miniera, sembra doverla scavare a forza con le sue unghie.

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le nuove ricerche sui farmaci

medicine.jpgfarmaciI farmaci usati per curare malattie della memoria come il Morbo di Alzheimer sono una arma a doppio taglio, rivela una ricerca del Drug and Alchol Dependence, che parla di 7 milioni di Americani che hanno usato prescrizioni illegali di stimolanti; tra questi oltre un milione i teen-agers.

 

Ultimamente un farmaco noto con il nome di Ampakina è stato citato dalla rivista scientifica New Scientist today, che cita uno studio farmacologico avvenuto su persone che si sono private volontariamente del sonno: Maggiore era la quantità di questa molecola che veniva somministrata al paziente, e maggiore era lo stato di allerta che ne conseguiva.. Le performance cognitive miglioravano.Questi farmaci essendo capaci di trattare sintomi come quelli della narcolessia e dei disturbi cognitivi sono capaci di potenziare un cervello in condizioni normali, attraverso una iperstimolazione dei neurotrasmettitori che permettono la comunicazione tra le cellule nervose; è stato infatti scoperto che iperstimolando le cellule nervose rimaste sane si compensano i disturbi dell’Alzheimer che causano la perdita progressiva della memoria.

Quando si è scoperto che questi farmaci agiscono sulla memoria è nato il problema etico:

è possibile, ma sopratutto è giustificabile cancellare i ricordi? Che conseguenze ne possono derivare? Una persona che abbia subito un tragico evento, come potrebbe reagire all’esperimento, si sono chiesti alla Università della California; le persone che vivono nella sfera sociale e affettiva del paziente a cui si rimuove parzialmente un ricordo fissato nella memoria, potrebbero in futuro accendere flash back mnemonici, attraverso la loro presenza e intereagendo con il paziente. Il paziente sarebbe quindi costretto a ricordare e non si conoscono ancora le possibili conseguenze di questo. Per questo motivo si discute su piano etnico: è giusto cancellare i ricordi? Gli studi sono tuttora in corso.

Il Presidente del Consiglio sulla Bioetica USA si è dichiarato contrario a questi esperimenti, ritenendoli eticamente scorretti. DI tutta altra opinione si è dichiarato l’istituto sanitario nazionale. I ricercatori medici di questa istituzione statunitense si è dichiarato propenso ad una sperimentazione del farmaco cancella-ricordi sull’uomo. I casi da trattare secondo lui sarebbe quelli dei reduci della guerra Irachena, per lenire i ricordi, spesso traumatici che hanno soffertoi militari di stanza in Iraq.

Il Natale dei VIP

Le vacanze dei VIP: dove passano le vacanze di Natale i famosi.

Con il Campionato di Calcio sospeso per la pausa natalizia i protagonisti del mondo del calcio si sono presi una sospirata vacanza: I brasiliani del Milan, e ricordiamo Emerson, Dida e Cafù rientreranno in Patria, mentre Kakà tornerà nella sua casa di Miami.

Ma la città della Florida è stata scelta anche da Maldini e durante le feste forse lo raggiungerà il compagno di squadra Ambrosini. I Caraibi saranno invece la meta di Gilardino e compagna; più casereccio Rino Gattuso, che rientra nella propria Calabria.

 
Per i rossoneri del Milan è previsto un mini ritiro a Dubai, dove incontreranno la squadra  concittadina dell’Inter, anche loro lì ad allenarsi al caldo. Meno esterofili gli ex gliallorossi Antonio Cassano e Vincenzo Montella; il primo sarà a Bari per il Natale, mentre il secondo ha scelto la capitale.

tom cruise

Il 18 dicembre scorso era il compleanno di Brad Pitt, 44 anni portati burrascosamente: cosa regalare ad una star del cinema? L’attrice sua compagna Angelina Jolie ha dichiarato di aver speso ben centomila dollari per comprare una motocicletta; sul manubrio ha fatto incidere le parole “My Sweetheart, the Drunk” (La sbronza è la mia compagna), ovvero il titolo dell’album di Jeff Buckely, il cantante preferito da Brad Pitt, che ha dichiarato di aver gradito moltisimo il regalo, tanto da desiderare nuovamente un figlio dalla sua compagna; l’attore vuole arrivare fino al settimo figlio: staremo a vedere.

 

brad pitt

Tutto questo mentre riecheggiano bollenti commenti sulla sessualità di Lindsay Lohan, i media infatti si chiedono se la star internazionale sia lesbica. Niente di strano, o almeno non più di tanto,  se non fosse che solo pochi giorni fa, la bella attrice ha concluso la sua storia d’amore con Riley Giles. Forse a Lindsay piacciono entrambi i sessi? La giovane star hollywodiana è stata assiduamente vista insieme ad una amica, Courtenay Semel, figlia di Terry Semel, famosa guida di Yahoo. Ma quello che ha fatto scatenare paparazzi e cronisti rosa è stato il fatto che le due siano andate anche ad una festa lesbo e, secondo un testimone, sarebbero state tutta la serata mano nella mano.

 Lyndsay Lohan

Anche la Lindsay si va ad aggiungere alla lunga lista di VIP e celebrità che secondo i rumors, le voci di corridoio della stampa rosa internazionale, nutrirebbero un interesse verso il proprio sesso: da Leonardo di Caprio che si sarebbe preso una cotta per il suo pari Tobey Magurie, ad Angeline Jolie, che molti giurano lesbica, fino a Madonna, la più celebre rock star femminile del momento, personaggio trasgressivo da sempre:

 

Ricordiamo i baci saffci che si è scambiata sul palco degli Mtv Awards con Britney Spears e Crhistina Aquilera: quello faceva certo, o forse, parte dello show biz, il business che gira intorno agli shows, che ci siano voci fondate sulla sua vita privata?